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#storiedidonne: "Buttatevi sempre e non rinunciate mai a nessuna occasione ”.
La Presidentessa dell’Associazione Nina APS ci dimostra come con l’entusiasmo, la passione e la voglia di raggiungere gli obiettivi, si possono superare tutti gli ostacoli.
Nata a Roma Stefania Cametti cresce in una famiglia molto moderna ed aperta, che l’ha sempre sostenuta, permettendole di poter avere molte opportunità di crescita rispetto al contesto romano dell’epoca, tanto più che, per consolarla da una delusione d’amore, i genitori riescono a farla collaborare con un‘Agenzia di viaggi e Tour Operator di un amico di famiglia, ritrovandosi così ad essere catapultata, a soli 19 anni, ad accompagnare gruppi di turisti in Europa e nel bacino del Mediterraneo, organizzando le attività inerenti le guide, le strutture, le gite scolastiche, etc., e, nonostante l’esiguo ritorno economico, ha invece guadagnato un sacco di formazione sul campo ottenendo delle vere e proprie lezioni di vita.
Quest’esperienza lavorativa va di pari passo con gli Studi in Lingue e letterature straniere, alla Sapienza di Roma, ed a 25 anni vince un concorso al Ministero per i Beni Culturali, inizialmente come dattilografa, e successivamente nella carriera direttiva. I 32 anni di carriera presso il Ministero, nonostante alcuni momenti meno gradevoli, le hanno permesso di poter essere affiancata da persone che amano fare ciò che fanno, in un settore che permette di lavorare con elementi belli ed artistici.
In particolare, per 26 anni ha lavorato presso la Direzione Generale delle Biblioteche, dove si occupava prevalentemente di tutela e restauro, e successivamente presso la Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo, contesti che le hanno permesso da un lato, di esprimere ulteriormente le sue passioni, collaborando con tante persone, molte delle quali poi sono diventate amicizie reali e di vita, e che dall’altro le hanno anche permesso di viaggiare in quasi tutto il mondo, scoprendo nuove città entrando nel vivo della popolazione, conoscendo le persone e riuscendo a cogliere aspetti che di solito, i semplici viaggi turistici non permettono di cogliere.
Queste sono state esperienze straordinarie sia dal lato professionale, che umano, e nonostante le situazioni difficili e tese di certi Paesi, confessa di non essersi mai sentina in pericolo, anche se qualche volta si è sentita a disagio.
Ad esempio, nei viaggi in Cina e in Togo ha avuto disguidi vari non in quanto donna, ma a livello professionale con alcuni collaboratori, mentre in aree come i Territori Palestinesi e la Bosnia Erzegovina ha percepito il dolore dei popoli massacrati e martoriati, ma nonostante ciò ha sempre continuato le sue attività con grande tenacia.
Per Stefania, essere donna è l’avere il privilegio di dare la vita, e la data più importante per lei è il 1 aprile 1981, giorno in cui ha saputo della nascita della sua primogenita Barbara, adottata in Colombia circa 3 anni e mezzo prima del secondo figlio, Francesco, anch’egli adottato, e che rappresentano la sua svolta di vita, infatti secondo Stefania al di là dei dolori che ci stroncano per sempre, non c’è niente che ci può fermare, e la fortuna è in realtà un carattere, una forza, un’energia che ci permette di ottenere qualsiasi cosa superando le nostre paure.
Oltre a ciò, è anche molto importante avere il sostegno delle persone che ci dimostrano di tenere a noi, e ci racconta, che oltre all’importante figura del padre, ha sempre trovato grandissimo sostegno nelle amicizie, e nelle donne invece la forza.
A tal proposito condivide un aneddoto di un viaggio in Senegal, che ha rappresentato una delle cose più dolci ed emozionanti del suo lavoro di funzionario del Ministero degli Esteri, infatti in quell’occasione, durante gli scatti con le figure istituzionali del luogo, in un’atmosfera carica di formalità e di responsabilità, una donna per tutta la durata delle foto le tenne la mano. Quel gesto di gratitudine, così semplice eppure molto gratificante, le diede un’ulteriore energia per affrontare le situazioni faticose seppur meravigliose, dei suoi impegni istituzionali.
Tutti i viaggi hanno rappresentato per Stefania una continua scoperta di sé, permettendole di continuare ad imparare, a conoscere e a fare esperienza. Tutto è nato dall’esperienza del Tour Operator, che ha rappresentato per lei un regalo meraviglioso, ed è proprio per questo che consiglia vivamente alle giovani donne di buttarsi, in quanto è l’unico modo per imparare qualcosa con cui sarà possibile fare nuove esperienze, conoscere persone e farsi conoscere, senza rinunciare a nessuna opportunità ed occasione.
Mercy Cudjoe per NINA APS
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