#storiedidonne 2. Francesca, che di mestiere offre la possibilità di tornare a vivere

La storia numero due è quella di Francesca Paini, che ha gli occhi azzurri come il mare, profondi come il mare, in burrasca come il mare. Francesca è assistente sociale, e chi la conosce sa che la sua è una vocazione molto più che una professione.
Proprio domani, martedì 2 giugno, in una data dal potere simbolico potentissimo per la nostra Italia, a Francesca verrà conferita l’importante onoreficenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana per il suo impegno filantropico nel mondo della cooperazione sul Lario e in Lombardia, Terra in cui vive.
E allora facciamo un passo indietro, anzi due, per dirvi perché Francesca merita questa onoreficenza e perché noi vogliamo parlare di Lei in “Storie di donne”.
Francesca di mestiere innesca processi, fa dei progetti, e al centro dei suoi progetti solitamente ci sono vite umane.
Dal 2010 tiene le redini di Fondazione Scalabrini, realtà comasca che mette a disposizione in modo temporaneo case a famiglie o persone che hanno bisogno di ricominciare a vivere. Insomma, nella pratica succede questo: Francesca trova delle case sfitte, soprattutto di privati, garantisce loro un affitto, conveniente ma sicuro che la Fondazione si impegna a pagare, e in quelle case ci mette delle famiglie cadute. E questa Donna lo sa bene, e con Lei anche noi, che a tutti può capitare di cadere: per errore, ingenuità o sfortuna, si cade. E si ha il diritto di ricominciare. Ecco che allora lei prende queste famiglie cadute, garantisce loro un tetto per qualche mese, fa con loro un progetto di vita per ricominciare autonomamente. Lo fa di giorno, di notte, di sabato e di domenica, bevendo il caffè, mangiando con la sua famiglia, lo fa probabilmente persino nel sonno, lo fa perché ci crede immensamente.
Anche se sì, si cade. E’ capitato anche a Lei, caduta nel 2017 insieme ad una delle famiglie su cui aveva scommesso tutto, la cui vicenda anziché avere il lieto fine come quasi sempre accade, finì in tragedia con un incendio volontario appiccato dal padre che perse la vita insieme ai suoi quattro bimbi, proprio in un appartamento dato in uso temporaneo dalla Scalabrini. Una disgrazia e un dolore che Francesca si porta ancora addosso, anche in quegli occhi blu profondi e in burrasca.
Perché sì, si cade. Poi qualcuno si rialza, e qualcuno lo fa col mare negli occhi e il mondo nella testa:

Francesca, per noi esempio di resilienza senza pari, dopo il tragico incidente ha dato vita a La Casa dei bambini, ancora una volta investendo tutto, scommettendo tutto, per aprire una nuova casa dedicata proprio alla famiglia tragicamente scomparsa. Un nuovo tempio di vita e vitalità, di aiuto e di soccorso. La Casa dei Bambini è stato un investimento economico assai sostanzioso per a Fondazione, soprattutto dopo quanto accaduto nel 2017, ma poiché Francesca un po’ è maga, o forse strega, ce l’ha fatta. Ora la Fondazione Scalabrini ha una bellissima casa, inaugurata lo scorso febbraio, pronta ad ospitare nuove famiglie col diritto di cadere. E di rialzarsi.
Francesca è poi una fanatica dello sviluppo locale, e anche questo a noi piace tantissimo. Con la sua Cooperativa Tikvà e col progetto Bacomania si sta facendo in quattro e molto più per rilanciare sul territorio comasco un’antica tradizione, quella della seta. Bacomania è il sogno – o meglio dire, progetto – di riportare l’intera filiera serica sul territorio, a partire dalla gelsibachicoltura, persa per strada dal Dopoguerra in avanti.

E poi arriva il paragrafo sulla Ri-costituente e arriva il 2 giugno, cioè domani. Perché Francesca ama la sua terra e ama la giustizia sociale, e allora ha pensato di scrivere la Costituzione del 2050. Anzi, di farla scrivere, a chi in prospettiva il 2050 lo vivrà appieno: i ragazzi. Ecco allora che negli ultimi mesi, tra le altre mille cose, Francesca prende la macchina e va a Cartosio, piccolo Comune in Provincia di Alessandria, e lì riflette, insieme ai ragazzi, su come può essere la Costituzione del futuro. Domani Ri-costituente verrà lanciato alle 10.30 in un webinair (evento online) a cui ci si può iscrivere tramite questo link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-ri-costituente-la-costituzione-del-2050-diretta-online-106903110080
Francesca è la nostra Storia numero due perché è cooperazione e sviluppo locale (e noi, in queste due cose, crediamo tantissimo!), cuore e anima, resilienza e altruismo, generosità e commozione, umiltà e visione, donna e forza. Anche genialità, aggiungiamo noi che la conosciamo, ma questo lo diciamo a bassa voce: lei, davanti a tanti complimenti, arrossirebbe, si farebbe venire i lucciconi, e inizierebbe a parlare del suo ennesimo progetto. Di vita, di cambiamento.
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