top of page
10_edited.jpg

La nostra squadra

La squadra: Il team
2.jpg

Stefania

Presidente onorario

E’ tenace, ottimista e curiosa.         
Nasce a Roma e si occupa per 32 anni di libri e biblioteche al Ministero dei Beni Culturali. A 56 anni approda al Ministero degli Affari Esteri seguendo progetti di cooperazione allo sviluppo nel settore culturale, fino a diventare responsabile di progetto per alcuni Paesi dell’America Latina e dell’Africa Occidentale. Ed è proprio in Africa che da sempre sta il suo cuore, in particolare in quella subsahariana. Ha la dote di saper parlare alle persone, ascoltarle e stringere relazioni profonde e sincere. Detesta le ingiustizie, l’indifferenza ed è convinta che agire positivamente nel proprio “microcosmo” possa davvero cambiare il mondo e migliorare le condizioni di vita di molte persone. Stefania mette a disposizione di NINA tanti anni di esperienza e di lavoro.

 

NINA, per Stefania, è l’occasione e la possibilità di diminuire povertà e dolore.

4.jpg

Bruno

Presidente

Direttore

Di Belluno, è idealista e sognatore, intraprendente e testardo. Bruno è un tronco da cui partono due rami principali: la cucina ed il sociale. Montanaro di nascita ama il cibo in tutte le sue forme, adora scoprire nuovi sapori e bere un buon bicchiere di vino in compagnia. Il suo profondo amore per la natura ed il suo costante tendere verso il mondo del sociale lo portano a trascorrere un anno in Amazzonia, a stretto contatto con le popolazioni indigene. Ed è proprio qui che definisce il suo sogno più grande: realizzare progetti di sviluppo fortemente legati alla gastronomia ed a una produzione agricola autentica, che possano valorizzare l'identità culturale del territorio e delle popolazioni che vi abitano. Una volta tornato in Italia consegue infine un master in "Gestione di Imprese Sociali" presso l'università di Trento, ma il richiamo verso il continente sud americano è sempre vivo e non lo abbandona mai. 

​

Per Bruno il caso non esiste; per questo, quando si sono verificate le giuste congiunzioni astrali, ha capito che NINA doveva nascere. 

NINA, per Bruno, è un bellissimo sogno e un progetto di vita.

5.jpg

Sara M.

Vicepresidente

Coordinatrice area progettazione e comunicazione

Di Torino, è empatica e sognatrice, proattiva e inguaribilmente positiva. Grande appassionata di lingue e culture straniere, si laurea in Mediazione linguistica applicata alle organizzazioni internazionali e diplomatiche a Padova e poi vola a Londra per un Master in Cooperazione allo Sviluppo. Dopo diverse esperienze europee nel campo della cooperazione e della solidarietà internazionale, sente la voglia di sporcarsi le mani e vola in Perù per un anno di Servizio Civile, poi in Bolivia. Dopo tali esperienze, ha infine capito quello che vuole fare nella sua vita: dedicarsi agli altri per vocazione e non solo come un hobby. Ama camminare in montagna e fare escursioni, ma anche viaggiare per il mondo per scoprire nuovi luoghi e passare del tempo con i suoi amici internazionali. Sara crede che ci sia sempre un perché, anche davanti alle esperienze negative: crede che anche esse siano state messe lì per portare qualcosa di buono, per aprire porte che altrimenti non si sarebbero aperte.

 

NINA, per Sara, è la conferma che le cose non succedono per caso, ed è un grande sogno che si sta realizzando.

Giacomo Rubini.jpg

Giacomo

Consigliere

Responsabile operativo in Ecuador

Di Ravenna, per amor dell’Amazzonia dopo un’esperienza di un anno in Ecuador con i Corpi Civili di Pace, ha deciso di non prendere più l’aereo per il ritorno, e ora la sua casa è proprio là.
E’ riflessivo, sognatore, idealista ma anche schietto e con i piedi ben piantati per terra: un retaggio dai suoi antenati, contadini romagnoli. Giacomo è anche molto silenzioso, parla poco e quando lo fa, ha pensato perfettamente a cosa dire; anche per questo è un grande osservatore e un ottimo ascoltatore. Erborista, ama la natura, le piante e i viaggi; proprio la sua passione per i viaggi e per la scoperta l’hanno portato a fare diverse esperienze di volontariato anche in contesti complicati come il Rwanda. Oltre alle piante, ama molto la musica e strimpella la chitarra.

 

NINA per Giacomo è il naturale evolversi della sua ultima esperienza come Corpo Civile in Ecuador, insieme a tutte le persone che la compongono, con le loro idee, competenze e voglia di fare.

foto elena_edited.jpg

Elena

Consigliere

Tutor e Responsabile della formazione e inserimento  lavorativo

Originaria della provincia di Belluno, Elena è una persona creativa, appassionata e spontanea. La sua capcità di aiutare le persone in difficoltà, con l’obiettivo di sostenerle nel loro percorso di autonomia e di riscatto, la porta a studiare Servizio sociale e scienze dell’educazione a Trieste.

Adora nuotare e viaggiare per scoprire nuovi posti, persone e colori.

Se potesse essere un colore sarebbe il rosso pastello. Non è capace di mentire o di dire di no, e non sa fischiare; non tollera l’ignoranza legata all’orgoglio e la falsità, e fa della trasparenza e del rispetto i suoi valori fondamentali.

Detesta la parola confine e proprio per questo il suo motto è “sapere che il sole esiste, anche se nascosto dalle nuvole”.

Elena crede che ci si possa sempre migliorare, ed è proprio la sua voglia di mettersi in gioco che l’ha portata fino a NINA. 

 

Per Elena, NINA è l’opportunità di creare concretamente una realtà utile dal punto di vista sociale, e ricca umanamente; una realtà in cui investire i propri sogni perché diventino realtà. Nonostante sembri una frase “molto Disney”, secondo Elena, NINA e Disney hanno in comune la forza di credere nel coraggio delle persone. 

simo cacao.jpg

Simona

Consigliere

Originaria di Benevento, fa il mestiere che fa gola – letteralmente – a tutti: la mastra cioccolataia! La passione per il cioccolato è così forte che Simona è riuscita a renderlo un mestiere. Perché cioccolato, dice lei, è storia, cultura, emancipazione sociale, rispetto per la natura ma anche scoperta di un mondo che non dovrebbe esistere dove sfruttamento dei bambini, delle donne e delle risorse della natura sono la normalità. Simona è una sognatrice, ma sempre coi piedi per terra. La parola che più ama è resilienza e quella che più detesta è egoismo. Come per Goethe, anche per Simona l'audacia ha in sé genio, potere e magia. Incomincia adesso.

 

NINA per Simona è l’opportunità di seguire sogni e ideali con persone che condividono i suoi stessi valori; un modo per dare voce a chi non ce l’ha, divulgare l’amore e il rispetto per la natura e il prossimo. In fondo, non siamo che ospiti su questa Terra: è per Simona una missione lasciarla a chi verrà nel migliore dei modi possibili.

1.jpg

Federica

Responsabile contabilità e segreteria

Di Roma, Federica è curiosa e diretta, lineare e ha i piedi ben piantati sulla terra. Laureata in Lingue ad indirizzo storico, per un po' insegna, prima a Parigi e poi di nuovo su suolo italiano, poi lavora col papà nel suo studio di commercialista.

Federica detesta le ingiustizie, l'arroganza e le menzogne, crede nell'amicizia, nella condivisione, nell'accoglienza e nella partecipazione.

Non ama disegnare, inventare né cucinare da sola; in compenso, è molto brava nell'essere il braccio destro, sa riassumere e organizzare molto bene.

Federica è convinta che la libertà di ognuno finisce dove inizia quella altrui.
 

Federica è giunta a NINA grazie ad una forte e profonda amicizia. Per lei NINA è innanzitutto una sfida.
 

6.jpg

Sara G.

Socia

Nasce a Roma con i pennelli in mano: sempre con i pennelli in mano e qualche carboncino frequenta il liceo artistico, facendo diverse esperienze di volontariato anche all’estero. Sono proprio queste esperienze in terra d’Africa e l’incontro con Padre Alex Zanotelli a convincerla a contribuire al cambiamento: si iscrive a Scienze Politiche, entra nel mondo della cooperazione internazionale e trascorre un anno in Sud America come Corpo Civile di Pace. Ama la politica quanto l’arte, è riflessiva, sognatrice e caparbia. Parla di suo nonno Marcello, partigiano, con orgoglio ed emozione: dal suo ricordo e dai pomeriggi trascorsi ascoltando la nonna parlare della guerra nasce il suo attaccamento all’idea di uguaglianza, che  persegue tramite militanza politica fin dal fasciatoio.  La sua parola preferita è Tinkuy, che in quechua significa “unione”. Se fosse un colore, sarebbe il blu: cielo e mare, libertà e forza.

 

Per Sara, NINA è novità, innovazione e una risposta ai suoi valori.

bottom of page